Ex Convento di Sant’Antonio

Taranto (TA)

L’area oggetto di intervento è sita nel centro urbano di Taranto ed è delimitata dalla villa Peripato (giardino pubblico storico municipale), dall’Arsenale Militare, da un condominio, e da via Viola. Il complesso denominato ex convento di Sant’Antonio, oggi sede della Soprintendenza per il patrimonio Subacqueo, è da qualche decennio assegnato alla Amministrazione per i Beni Culturali che vi ha ospitato nel tempo depositi archeologici, uffici di tutela ed ha condotto numerosi successivi interventi di restauro che hanno adattato il complesso, adibito inizialmente a carcere, ai nuovi utilizzi necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali propri del Ministero della Cultura.

Gli interventi previsti nel progetto esecutivo rispecchiano, salvo alcune significative migliorie e gli approfondimenti progettuali, grafici e operativi propri di un progetto esecutivo, le strategie e gli obiettivi dell’elaborato posto a base di gara. In particolare, essi sono:

– Le indagini archeologiche riguarderanno il tratto ad Ovest della fascia settentrionale del compendio, in prosecuzione dello scavo eseguito per la costruzione dei depositi, ed interesseranno anche l’area trapezoidale compresa tra il muro occidentale del carcere, non demolito, e il recinto di Villa Peripato. Si tratta di un’area di 400-500 mq, su cui saranno eseguiti saggi archeologici ed alcuni approfondimenti. La destinazione o l’eventuale sistemazione o musealizzazione dell’area sarà valutata dalla Stazione Appaltante nel corso degli scavi ed in funzione dei possibili rinvenimenti.

– Per il così detto Braccio Femminile, premesso che i prospetti e le coperture sono già stati oggetto di intervento nel precedente lotto. Preso atto che dovrà essere conservata la spazialità peculiare dell’istituto di pena, realizzando soltanto adattamenti minimi necessari alla rifunzionalizzazione degli ambienti, l’edificio sarà destinato a deposito ed esposizione dei reperti, laboratorio di restauro, sale espositive, per quanto compatibile con le esigenze di tutela. Poiché nella fase preliminare si è provveduto alle indagini diagnostiche sulle strutture murarie ed alle indagini geognostiche sull’area di sedime, finalizzate alla verifica della vulnerabilità sismica del fabbricato, questa ultima è materia del progetto esecutivo. Il restauro comprende opere di miglioramento sismico, consolidamento e adeguamento impiantistico. A questo riguardo si segnala l’inserimento di un ascensore indispensabile per l’agibilità dei diversamente abili che sarà situato in testa al vano vuoto a doppia altezza. Si renderà necessario un adeguamento del ballatoio di distribuzione delle celle che dovrà accogliere anche lo sbarco ascensore al primo piano. La realizzazione degli impianti si conformerà al principio del minimo intervento.

– Si interverrà inoltre sui locali Ex Uffici Croce Rossa Italiana, che costituiscono un’ala indipendente del complesso. I locali saranno restaurati per essere destinati a foresteria e spazi per la didattica; pertanto, gli ambienti dovranno essere adeguati all’accoglienza di studenti, studiosi, esperti, che saranno ospitati per studi congiunti o stages sull’archeologia subacquea. In particolare, il progetto esecutivo prevede l’installazione di un apparato elevatore adeguato al trasporto dei diversamente abili che sarà realizzato all’interno del vuoto del vano scala.

Committente:  

Ministero della Cultura

Oggetto dei Lavori:

Progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione dei lavori di restauro e valorizzazione dell’Ex Convento di Sant’Antonio

Importo Lavori:

€ 2.573.593,30

Anno:

2023-In corso